Un processo orientativo di II livello si articola essenzialmente in tre fasi:
I fase: Analisi dei bisogni del giovane e formulazione e definizione degli obiettivi da
raggiungere;
II fase; Ricostruzione della storia personale con particolare riferimento all’approfondimento
della storia formativa e lavorativa del giovane.
III fase: Messa a punto di un progetto personale che deve fondarsi sulla valorizzazione delle
risorse personali (caratteristiche, competenze, interessi, valori, ecc,) in una prospettiva sia di
ricostruzione del pregresso ma anche di valutazione delle risorse di contesto (famigliari,
ambientali ecc..) e specificazione del ruolo che possono svolgere a sostegno della specifica
problematica/transizione del giovane.
A sostegno del processo possono essere utilizzati una serie di strumenti. Tra i principali:
• Colloqui individuali. Rappresentano lo strumento fondamentale di un’azione di
orientamento di II livello e vanno condotti da un professionista esperto nel rispetto del
setting, inteso non solo come luogo e spazio adatti, ma anche in relazione agli obiettivi
condivisi.
• Laboratori di gruppo. I laboratori possono prevedere una conduzione o una coconduzione
in funzione delle esigenze dell’utenza e dell’équipe. 5
• Griglie e schede strutturate. Tali strumenti vengono utilizzati sia nell’ambito del
colloquio sia nei laboratori.
• Questionari e strumenti di analisi validati e standardizzati. Si configurano come
strumenti di supporto nella conduzione dei colloqui, qualora il consulente ne ritenga
opportuno l’utilizzo al fine di ottenere informazioni più puntuali. Si fa presente tuttavia
che in genere gli strumenti standardizzati disponibili sul mercato possono essere utilizzati
esclusivamente dagli operatori, nelle strutture che dispongono di professionalità adeguate,
in ottemperanza a quanto raccomandato dai codici deontologici e dalle associazioni
internazionali..